
Non è solo una questione di corridori, di watt o di fughe da inseguire. Il ciclismo è un movimento vivo che si regge su gambe invisibili: organizzatori, volontari, amministrazioni locali, forze dell’ordine, sponsor. E in mezzo a loro, troppo spesso dimenticati, ci sono anche i rappresentanti delle istituzioni sportive. Ma non sempre.
A Brisighella, nel cuore della quarta tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2025, una presenza ha fatto la differenza, non per la forma ma per il significato: Roberto Pella, presidente della Lega Ciclismo Professionistico, era lì. Sul campo. Tra la gente. Con chi lavora per rendere possibile tutto questo.
Accanto a lui, un volto familiare: Davide Cassani, ex CT della nazionale, oggi commentatore e, soprattutto, uomo che al ciclismo ha dato e continua a dare tutto. La loro presenza non è stata passerella, ma testimonianza. Un segnale chiaro, forte, quasi controvento: la Lega non è lontana, non è chiusa nei palazzi. È dove serve, dove si costruisce il futuro del ciclismo italiano.
Organizzare una corsa oggi non è facile. Significa incastrare permessi, sicurezza, logistica, costi crescenti e incognite quotidiane. Farlo nei piccoli borghi, dove la passione è enorme ma le risorse poche, è ancora più complicato. Eppure ci sono uomini e donne che lo fanno. Ogni anno. Con dedizione e amore. La loro forza spesso è invisibile. Ma è lì che entrano in gioco gesti come quello di Pella: esserci, per dire che non sono soli. Che le istituzioni ci sono, ascoltano, riconoscono.
Non è un dettaglio. È la differenza tra un’organizzazione che si sente isolata e una che si sente parte di un progetto più grande. Ed è questa la strada che il ciclismo deve percorrere: fare rete, restare uniti, pedalare insieme. Perché ogni gara, ogni arrivo, ogni fatica ha senso solo se c’è qualcuno pronto a sostenerla, anche dietro le quinte.
E oggi, tra le colline di Brisighella e le curve strette che profumano di storia, quella presenza ha fatto rumore. Il rumore buono. Quello di chi crede davvero nel ciclismo. Quello che ci piace raccontare su Asfalto & Fango.
