
La Tirreno-Adriatico entra nel vivo con una tappa che potrebbe cambiare le carte in tavola. Da Norcia a Trasacco, 190 km attraverso il cuore degli Appennini, con un profilo altimetrico che promette scintille. Sarà una giornata per attaccanti coraggiosi o i velocisti riusciranno a rimanere agganciati fino al traguardo?


Un avvio col botto: la salita di Forca della Civita
Niente tempo per scaldare i motori. Appena lasciata Norcia, il gruppo affronterà subito la prima vera selezione: la salita di Forca della Civita (1225 m). Un’ascesa che metterà alla prova le gambe sin dai primi chilometri, perfetta per chi vuole inserirsi nella fuga di giornata.
Da qui, il percorso prosegue con un saliscendi continuo attraverso Cittareale e Posta, prima di una nuova difficoltà: la salita non categorizzata verso Sella di Corno. Un tratto ingannevole, che potrebbe logorare i velocisti e far sorridere i cacciatori di tappe.
Il punto chiave: Valico la Crocetta
Dopo aver superato l’Appennino centrale, la corsa raggiungerà il suo punto più alto: il Valico la Crocetta (1558 m). Qui potrebbe nascere la mossa decisiva della giornata. Se il ritmo sarà elevato, qualche sprinter rischia di staccarsi definitivamente.
Dalla cima, una lunga e tecnica discesa conduce verso Ovindoli, seguita da un’ultima fase movimentata prima della pianura finale. Sarà sufficiente per tenere lontano il gruppo?
Il finale: battaglia tra fuggitivi e treni dei velocisti
Dopo Celano, la corsa cambia volto. Gli ultimi 45 km sono in gran parte pianeggianti, con un circuito finale di 14 km a Trasacco da ripetere due volte. Se il gruppo avrà ricucito sugli attaccanti, il finale sarà una questione di pura velocità.
Tuttavia, non sarà una volata semplice. Dopo una giornata sulle montagne, anche i migliori sprinter dovranno stringere i denti. Se il ritmo in salita è stato infernale, qualche sorpresa potrebbe essere dietro l’angolo.
Trasacco: tra storia e tradizione
Il traguardo è posto nel cuore di Trasacco, borgo abruzzese con radici antiche. La Basilica dei Santi Cesidio e Rufino domina il panorama, mentre la Torre Febonio racconta secoli di storia. Dopo una giornata di battaglia, un posto perfetto per ricaricare le energie con le specialità locali.
Cosa aspettarsi?
Tappa aperta a più scenari:
- Se la fuga prende il largo, potrebbe essere la giornata giusta per un colpo da finisseur.
- Se i velocisti resistono alle salite, il loro treno lavorerà per rimettere tutto in equilibrio.
- Se il ritmo è troppo alto in salita, attenzione ai colpi di scena.
Qualunque sia il verdetto, questa sarà una tappa da non perdere. La Tirreno-Adriatico è entrata nel vivo, e le sorprese sono dietro ogni curva.
